Due settimane fa, Migros ha annunciato la chiusura entro il 2025 dello stabilimento Micarna di Ecublens (Vd) con conseguente perdita del lavoro per gli attuali 84 dipendenti. Alla richiesta degli impiegati, sostenuti da Unia, di aprire dei negoziati sul piano sociale, Migros ha opposto un netto rifiuto. Giovedì il personale ha reagito incrociando le braccia e in risposta il gigante del commercio al dettaglio ha inviato degli interinali per tentare di spezzare lo sciopero. Ciononostante, la produzione dello stabilimento è stata notevolmente rallentata.

 

L’attitudine di Migros nei confronti dei dipendenti di Ecublens non è un segnale incoraggiante per l’imminente futuro su scala nazionale. Il colosso arancione si appresta a tagliare fino a 1.500 impieghi dopo l’annuncio della messa in vendita dei negozi specializzati Melectronics e SportX, l’agenzia di viaggi Hotelplan e il produttore di cosmetici Mibelle. Incertezze professionali pesano anche per chi lavora in Do It + Garden, Obi, Micasa e Bike World, divisioni su cui l’azienda ha avviato “un esame approfondito”.

 

Da tempo, Migros non è un buon esempio di partenariato sociale. Da vent’anni non si confronta con un sindacato indipendente e rappresentativo di lavoratrici e lavoratori. Nel 2004, anno dell’ultima trattativa con Unia, pose al sindacato come condizione l’astensione da qualsiasi controversia pubblica. Un bavaglio giudicato inaccettabile per il sindacato.

 

Da allora, il gruppo Migros firma il Ccl aziendale unicamente con dei sindacati gialli. Per dare un’idea a livello locale, si tratta di organizzazioni paragonabili ai Sindacati indipendenti ticinesi (Sit). Un “sindacato” che annovera tra i suoi iscritti il consigliere di Stato responsabile delle finanze Christian Vitta, a cui compete il dossier sui tagli agli stipendi del personale pubblico.

 

Un problema di rappresentanza dei lavoratori che si ripresenta a Ecublens. «Migros rifiuta di aprire delle trattative sul piano sociale con Unia, malgrado l’80% dei lavoratori dello stabilimento vodese sia iscritto ad Unia e il sindacato abbia ricevuto il mandato di rappresentarli da 81 dipendenti su 84» spiega Nicole Vassalli, segretaria sindacale. «Ieri l’assemblea dei lavoratori ha formulato diverse opzioni per l’avvio delle trattative, ma il direttore nazionale di Micarna e il responsabile del settore Industrie di Migros si sono dichiarati incompetenti nel poter prendere decisioni autonome», spiega la sindacalista. Il veto arriverebbe direttamente dai vertici nazionali di Migros Svizzera, decisa ad impedire in tutti i modi un precedente di Unia quale rappresentante di lavoratrici e lavoratori del colosso della distribuzione elvetica.

 

Poiché Migros impedisce l’accesso ai media sul piazzale dello stabilimento dove è in corso il presidio di sciopero, i lavoratori si sposteranno verso mezzogiorno nei principali punti vendita della Romandia per informare cittadini e clienti di Migros di quanto stia accadendo a Ecublens.

Pubblicato il 

05.03.24
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