Lavoro

Manor chiude a Balerna e Sant’Antonino: saltano cento posti di lavoro

La decisione è stata comunicata stamattina ai dipendenti. Chiara Landi (Unia): «Un colpo durissimo per un personale da anni già sotto pressione»

Cento posti di lavoro, cento persone, cento famiglie ancora più in difficoltà. È una nuova mazzata sull’occupazione nel commercio al dettaglio in Ticino quella arrivata stamattina al personale di Manor. Fra circa un anno verranno chiusi i centri commerciali di Sant’Antonino e di Balerna, dove sono impiegati attualmente 96 persone. Senza calcolare chi lavora in questi centri con contratti a tempo determinato. I contratti di locazione non saranno rinnovati. E la notizia è già stata confermata dal gruppo Manor alla RSI.

 

La notizia, che ha cominciato a girare in mattinata, ci è stata conferma da Chiara Landi, responsabile del settore terziario di Unia, presente sul posto a Sant’Antonino: «Siamo già in campo per un piano sociale, ma è chiaro che si tratta di una notizia disastrosa».

 

Presso Manor, la situazione è tesa da anni e ci sono già stati nel recente passati diversi licenziamenti, in Ticino come nel resto della Svizzera. Ancora di recente, secondo nostre informazioni, ci sono stati dei licenziamenti e delle riduzioni di tempi in altri centri commerciali di Manor in Ticino.

Quanto comunicato oggi ai dipendenti dei centri commerciali coinvolti non si può definire un fulmine a ciel sereno data la situazione. Per Chiara Landi, tuttavia, «si tratta di un colpo durissimo per un personale che da tempo sta già vivendo condizioni di lavoro pesanti dovute alle continue riduzioni di personale avvenute negli ultimi anni». In generale, a preoccupare è anche il futuro del centro commerciale di Sant’Antonino, nel quale Manor rivestiva un ruolo importante.

 

 

Il gruppo

Numero uno in Svizzera che ora guarda ai grandi marchi

 

Manor (con 59 grandi magazzini, 27 supermercati alimentari e 24 ristoranti Manora) è il più importante gruppo svizzero di grandi magazzini. Esso appartiene alle famiglie Maus e Nordmann (Manor è la fusione delle iniziali dei due cognomi), eredi diretti dei fondatori del primo grande magazzino del paese. Patrimonio stimato della famiglia: dai 3 ai 4 miliardi di franchi, secondo le stime di Bilan. Negli ultimi anni il gruppo ha tagliato centinaia di posti di lavoro nel commercio al dettaglio e sembra focalizzarsi sempre più nei più redditizi marchi della moda (si legga articolo di area). L’ultimo annuncio di licenziamento e di piano sociale a livello svizzero risale all’agosto scorso: tagliati 80 posti di lavoro. Nell’agosto 2020 le persone licenziate erano state 476.

Pubblicato il

28.02.2024 13:50
Federico Franchini

Il discreto impero dei padroni di Manor

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